Passo avanti per l’attuazione della legge provinciale n.6 del 2023, sugli “Interventi a sostegno del sistema economico trentino”. L’assessore provinciale allo sviluppo economico e lavoro, Achille Spinelli, ha sottoscritto con le sigle sindacali e i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali il protocollo di intesa che individua i contratti collettivi che le imprese dovranno adottare nei confronti dei propri dipendenti, se vorranno beneficiare delle prossime misure di incentivazione.
In sostanza le aziende dovranno applicare i contratti firmati dai sindacati e dalle associazioni maggiormente rappresentative, pena la perdita dei contributi pubblici. La Provincia si è impegnata, con la prossima finanziaria, ad estendere questo principio anche alla filiera- le ditte subappaltatrici.
“Si tratta di un passo importante, a tutela dei lavoratori e della qualità del lavoro stesso – sono le parole dell’assessore Achille Spinelli – Definiamo in modo ancora più chiaro i contorni di una misura importante per accompagnare la competitività delle nostre imprese, garantendo al contempo un corretto inquadramento e trattamento dei lavoratori ed un utilizzo efficace delle risorse pubbliche”.
I sindacati
“Un passo avanti importante che mette fuori dalla porta i contratti pirata e tutelando in maniera più concreta lavoratrici e lavoratori”. Sono queste le parole a caldo dei segretari di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, al termine dell’incontro in Provincia.
Al termine di una trattativa serrata e non scontata le tre sigle sindacali hanno anche ottenuto un impegno concreto della Giunta provinciale ad estendere il vicolo contrattuale anche alle imprese fornitrici, inserendo un articolo ad hoc nella prossima legge di stabilità. “Un impegno che per noi era fondamentale perché supera la differenza tra lavoratori di serie A e lavori di serie B, nella direzione di tutelare anche quelli più fragili e nello stesso tempo di valorizzare le aziende trentine che credono nel valore del lavoro”.
Resta invece ancora tutto da definire un accordo al tavolo delle retribuzioni. “A breve sarà un anno che il tavolo è stato avviato e attendiamo che la Giunta convochi i sindacati per un confronto franco e trasparente, come sappiamo essere stato condotto con le imprese”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti
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